domenica 16 gennaio 2011

Approfondiamo la questione

L'educazione sfinterica costituisce un momento denso di significati anche alla luce di ulteriori aspetti. Uno di questi è il fatto che il bambino concepisce le proprie feci al pari di un oggetto prezioso. Le materie fecali veicolano un significato simbolico di grande valore, in quanto il bambino le considera una sorta di oggetto-dono, contenuto prodotto o parte del proprio corpo. A ciò si lega un altro aspetto costituito dalle cosiddette dimensioni del "dare" e "trattenere" analizzate rispettivamente da Freud e Erikson. Il primo sostiene a tal proposito che dare e trattenere i propri prodotti diviene per il bambino una modalità di rapporto privilegiato con la figura di riferimento e in particolar modo con la madre e per questo l'atteggiamento educativo di quest'ultima rappresenta un contributo per la strutturazione della personalità del bambino. Si tratta di mostrare al bambino una prima forma di gratificazione e nello stesso tempo di sviluppare un adeguato autocontrollo.
Il secondo afferma che "il raggiungimento della maturità muscolare prepara il terreno per l'esperienza di due insiemi simultanei di modalità sociali: trattenere e lasciare andare". Erikson dà una lettura particolare riguardo ai significati che conducono alla definizione e agli atteggiamenti che il bambino ha sulla propria produzione al dare e e al ricevere e più tardi al denaro e alla sua accumulazione e al suo sperpero. Nonostante la sua possa sembrare una lettura azzardata della questione, Erikson con ciò vuole sottolineare come tutta la quotidinità del bambino si definisce e ridefinisce in questo periodo. Buona parte delle fondamenta della sua personalità e del suo rapporto con il dare e il ricevere anche sotto il profilo economico ma non solo, vengono gettate proprio entro i confini di questo periodo in base a quanto avviene tra bambino e ambiente educante e in base all'atteggiamento che gli adulti hanno nei suoi confronti.

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