lunedì 3 gennaio 2011

Per un'efficace "educazine al vasino".. alcuni punti da cui partire!

Facciamo un piccolo passo indietro e andiamo a ripescare alcuni concetti che hanno dato inizio a questo blog. Si è detto che "insegnare l'autonomia non è semplice e perché non diventi un'operazione stressante tanto per bambini quanto per adulti bisogne essere a conoscenza d alcuni punti", o ancora " la strada verso l'autonomia è tanto più semplice quanto più ci si sforza di conoscere il bambino e di capire quali siano i suoi punti forti". Per finire si è messo in evidenza anche un altro punto di estrema importanza senza il quale non potrebbe avere inizio un efficace percorso volto all'autonomia del bambino. Tale punto riguarda il fatto di essere in grado di cogliere il momento in cui il bambino si sente pronto a compiere questo passo, momento costituito da una serie di segnali più o meno espliciti di natura fisiologica, neurologica, psicologica ecc.. che il bambino stesso fornisce e che gli adulti che gli stanno attorno devono captare. La domanda che a questo punto allora sorge spontanea è : "quali sono questi segnali e come fare a coglierli?". Vediamolo insieme.

In genere l'educazione sfinterica ha inizio intorno al compimento del diciottesimo mese in quanto è a partire da questa età che si ha una combinazione di elementi atti a favorirne l'aquisizione.
1. In primo luogo il bambino è pronto da un punto di vista fisiologico a riconoscere lo stimolo.
Segnali che potrebbero far capire questa condizione potrebbero essere per esempio la volontà di imitare i compagni, il fatto di aver iniziato a regolarizzare i propri bisogni fisiologici o il fatto di cominciare ad acquisire un certo senso dell'ordine...
2. In secondo luogo si ha l'acquisizione del linguaggio che permette la comunicazione e la verbalizzazione dello stimolo. Il bambino non solo deve essere in grado di riconoscere il bisogno fisiologico, ma deve anche essere in grado di esprimerlo.
Segnali che potrebbero far capire questa condizione potrebbero essere dati dal fatto che il bambino denomina i suoi prodotti con i relativi nomi di "cacca" e pipì". o ancora dal fatto che il bambino comprende il linguaggio e riesce ad eseguire delle azioni su richiesta. un altro segnale potrebbe essere che avverte lo stimolo e avvisa l'educatrice (se è al nido) o il genitore (se è a casa).
3. In terzo luogo a partire dai 18-24 mesi il bambino acquisisce la funzione simbolica del pensiero. Questa capacità rappresentativa giustifica: la comparsa del linguaggio, la capacità di imitazione differita e la proposta di giochi simbolici. Il fatto che il bambino sviluppi questa funzione può rappresentare un carta vincente per il gruppo di educatrici.

A partire dai 18 mesi il bambino acquisisce dunque una serie di competenze e capacità, che gli permettono di affrontare con maggiore consapevolezza e serenità l'esperianza della propria autonomia corporale. L'aquisizione di queste competenze però, è bene sottolineare che non porta necessariamente all'aquisizione del controllo sfinterico, in quanto questa conquista non è immediata ed esse costituiscono pertanto solo il punto da cui partire. Il fatto che un bambino allora giunto al diciottesimo mese, non sia ancora in grado di controllare gli sfinteri, non deve meravigliare tanto meno allarmare. L'eventuale ritardo al raggiungimento di questa tappa non è da attribuire necessariamnte a un disturbo o addirittura a un'alterazione fisiologica, ma più semplicemente al fatto che il bambino non si senta ancora pronto. L'educazione sfinterica comporta dunque grandi tempi di attesa e comprensione tenendo conto anche del fatto che ogni bambino è diverso dall'altro. Spetta quindi alle educatrici o alle eventuali figure di riferimento, lavorare proprio all'interno di questi tempi e attivare delle piste che in qualche modo possano favorirli ed accorciarli nel momento in cui vi siano le condizioni per farlo.

L'immagine è stata presa da:  http://mamme.myblog.it/archive/2009/05/14/traguardo-vasino.html

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